Home Forum Condividi un caso IPERPARATIROIDISMO E CHIRURGIA BARIATRICA

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  • #761
    Mauro DogaMauro Doga
    Partecipante

    Donna, 39 anni, sottoposta sei anni prima a chirurgia bariatrica (diversione bilio-pancreatica), da allora iperparatiroidismo (con valori di PTH sempre sotto i 100 pg/ml) associato a ipocalcemia paucisintomatica (calcio ionizzato sempre intorno ai 4.1 mg/dL con valori normali tra 4.7-5.2 mg/dL. La supplementazione con vitamina D è stata effettuata con dosaggi di Colecalciferolo crescenti, siamo quindi passati a calcifediolo dapprima in gocce settimanali e poi in compresse mensili, raggiungendo un valore di 25 OH vitamina D di 26 ng/ml. Preciso inoltre che la paziente ha complessivamente perso 35 kg dopo intervento e che presenta ora BMI di 27.

    DOMANDE

    A vostro avviso è sufficiente il valore di 25OH vitamina D ottenuto? Scegliereste altre formulazioni di vitamina D? Dareste supplementi anche di calcio, tenendo conto che la paziente ha avuto un anno fa una colica renale e che presenta all’eco addome attuale ancora alcuni calcoli bilaterali millimetrici?

    Grazie Mauro Doga

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    #762
    Anna Maria FormentiAnna Maria Formenti
    Partecipante

    Caro Collega,
    In merito al caso riportato, sono a fare le seguenti osservazioni:
    1) non ritengo sufficiente il compenso attualmente ottenuto, prova ne è il valore del PTH. Manterrei la formulazione in atto, ma ripeterei carico eventualmente per un mese (es. 1 cp ogni settimana per 15 gg, a seguire ritorna 1 mese; ciclo eventualmente ripetibile)
    2) per quanto concerne ipocalcemia non trascurerei i seguenti aspetti: la paziente presenta una concomitante alterazione dei livelli di magnesemia, che potrebbe essere responsabile dell’aggravamento dell’ipocalcemia e della alterazione del PTH? L’ apporto nutrizionale attuale di calcio attraverso le acque e gli alimenti può essere migliorato?
    Se anche dopo le modifiche sopra suggerite il quadro restasse invariato valuterei la somministrazione di supplementi di calcio per os, o in seconda scelta per via endovenosa
    3) per quanto concerne la calcolosi renale suggerisco i seguenti ulteriori accertamenti, al fine di escludere differenti cause di calcolosi, che non è detto sia per forza di tipo calcico, o quantomeno non aggravata da cofattori: sodiuria 24 ore, citraturia e ossaluria 24 ore, urea
    4) non dimenticherei di effettuare una MOC DEXA e uno studio morfometrico vertebrale in questa paziente visto l’importante calo di peso e la situazione attuale, anche per evitare di arrivare impreparati alle successive perdite di massa ossea in fase perimenopausale
    Un caro saluto
    Dottoressa Anna Maria Formenti

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