Caro Collega,
In merito al caso riportato, sono a fare le seguenti osservazioni:
1) non ritengo sufficiente il compenso attualmente ottenuto, prova ne è il valore del PTH. Manterrei la formulazione in atto, ma ripeterei carico eventualmente per un mese (es. 1 cp ogni settimana per 15 gg, a seguire ritorna 1 mese; ciclo eventualmente ripetibile)
2) per quanto concerne ipocalcemia non trascurerei i seguenti aspetti: la paziente presenta una concomitante alterazione dei livelli di magnesemia, che potrebbe essere responsabile dell’aggravamento dell’ipocalcemia e della alterazione del PTH? L’ apporto nutrizionale attuale di calcio attraverso le acque e gli alimenti può essere migliorato?
Se anche dopo le modifiche sopra suggerite il quadro restasse invariato valuterei la somministrazione di supplementi di calcio per os, o in seconda scelta per via endovenosa
3) per quanto concerne la calcolosi renale suggerisco i seguenti ulteriori accertamenti, al fine di escludere differenti cause di calcolosi, che non è detto sia per forza di tipo calcico, o quantomeno non aggravata da cofattori: sodiuria 24 ore, citraturia e ossaluria 24 ore, urea
4) non dimenticherei di effettuare una MOC DEXA e uno studio morfometrico vertebrale in questa paziente visto l’importante calo di peso e la situazione attuale, anche per evitare di arrivare impreparati alle successive perdite di massa ossea in fase perimenopausale
Un caro saluto
Dottoressa Anna Maria Formenti